Intervento alla Conferenza dei Presidenti Avo
Montesilvano (Pescara) 19 maggio 2013
Voglio raccontarvi il nostro sogno, ma innanzi tutto voglio ringraziarvi di cuore per aver reso possibile ciò che all’inizio era considerata follia e ringraziarvi per la letizia che date nel trovare in ogni parte del nostro paesi amiche, amici, sorelle, fratelli ed è una sensazione veramente gratificante.
Vi ringrazio per i risultati che avete raggiunto. Siamo stati i fondatori dell’ “ospedale aperto”, allora considerata follia, oggi ammesso da tutti, e in marcia per diventare la città del malato.
Sono venuto con un’intenzione forse non buona: di crearvi cioè ‘turbamento’, parola che ha oggi assunto da noi un significato di paura, di sgomento; ma basti pensare che quando l’angelo annunciò a Maria l’attesa del bambino, Maria «restò turbata». Questo è il turbamento, cioè quell’ansia di percorre la strada che il Signore ha scelto per noi. Ma un giorno da Lui ci presenteremo e con quanto avremo fatto della Sua volontà.